mercoledì 28 gennaio 2015

28 gennaio, l'Islanda legalizza l'aborto

Il 28 gennaio del 1935 l'Islanda diventa il primo paese al mondo a legalizzare l'atto di aborto secondo votazione del popolo.
Il primo in assoluto fu l'Unione Sovietica, con Lenin, che dopo la Rivoluzione di Ottobre del 1917, emanò una legge sulla soppressione del feto secondo la diretta ideologia del comunismo pragmatico e materialista.
Saranno proprio le nazioni satelliti dell'URSS ad aderire a questa legge nel tardo dopoguerra; a Polonia, Ungheria e Romania (1956), succederà l'anno seguente la Cecoslovacchia (1957) e più di dieci anni dopo la Jugoslavia (1970). Di mezzo, collateralmente alla rivoluzione "sessantottina" il primo stato democraticamente a favore dell'aborto è l'Inghilterra; seguono nel decennio successivo gli Stati Uniti (1973), che faranno da apripista per quasi tutti gli stati europei come Germania e Francia (1975) ai quali seguirà anche l'Italia (1978). Rimarrà sui suoi passi l'Irlanda, che di fede prettamente cattolica, si pronuncerà sempre contraria alla vicenda.


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