sabato 2 maggio 2015

Storia: gli imperi della Mesopotamia


La Mesopotamia, dal greco antico "mésos" (μέσος) stare in mezzo, "potamòs" (ποταμός) fiume, è la grande, fertile e storica pianura compresa fra il Tigri e l'Eufrate: fiumi dal flusso irregolare, che all'alba della primavera inondano la spianata riversando su di essa il prezioso limo, padre silenzioso delle prime civiltà.
La "terra tra i due fiumi" era una via di passaggio, un perno attorno al quale ruotarono i commerci e gli avventi dei popoli provenienti dall'Asia centrale, dal Corno d'Africa, dal Mediterraneo e dall'Egitto.

Essa, la si può dividere in due zone storico geografiche:
- la Babilonia, ovvero la regione del sud, compresa fra quelle che ora sono le coste affacciate sul golfo Persico, nella confluenza fra i due fiumi del corso d'acqua chiamato Shatt al-'Arab, e il punto ove il Tigri e l'Eufrate sono più vicini fra loro; e
- l'Assiria, la regione del nord, ovvero l'odierna Siria orientale e Iraq settentrionale: meno popolosa rispetto alla Babilonia giacché maggiormente desertica e montagnosa.

Tra queste due aree, in duemilacinquecento anni di storia, sorsero diverse città. Fondamentalmente quattro vanno la pena di essere oggi citate e ricordate, ovvero: Ur, Babilonia, Ninive e Assur.

Queste quattro realtà segnarono e furono l'emblema di cinque periodi storici :
- il periodo sumero-accadico (3000-1730 a.C.)
- il primo impero babilonese (1730-1530 a.C.)
- il periodo cassita (1530-1100 a.C.)
- il periodo assiro (1100-612 a.C.)
- e il secondo impero babilonese (612-538 a.C.)



- vista sull'odierno Shatt al-'Arab; fiume che nasce dalla confluenza fra il Tigri e l'Eufrate nella cittadina irachena di Al-Qurna e che sfocia nelle acque del golfo Persico.  


- il deserto siriano.

- Periodo sumero-accadico

Quello dei Sumeri, è un popolo misterioso; la sua provenienza non è nota, o comunque è assai incerta e aperta a dibattiti. Ciò che si sa è che a un certo punto, attorno al 3000 a.C., troviamo questa civiltà evoluta; molto probabilmente artefice della prima forma di scrittura (cuneiforme) mai ideata dall'uomo.
Attorno al 2400 a.C. nella regione da essi occupata si stanziano gli Accadi, un popolo semita con molta probabilità di origine arabica. Questi, guidati dal re Sargon, conquistano il territorio sumero e impongono il loro predominio per oltre due secoli.
Terminati questi, i Sumeri riescono a riappropriarsi delle loro terre, dando inizio a quello che è il loro momento più florido sotto tutti gli aspetti. Le ricchezze si concentrano per la maggior parte nella città di Ur, sottomessa (nel 1730 a.C.) dai Babilonesi guidati dal re Hammurabi, quando questa è ormai da due secoli città-stato autonoma del regno della dinastia Isin; effetto dell'invasione degli Elamiti, un popolo proveniente dall'attuale Iran occidentale. 


- frammento di scrittura cuneiforme sumera, risalente al 2350 a.C., dunque agli inizi del periodo sumero-accadico. 

- Primo periodo babilonese

Hammurabi è un amorreo - un popolo semitico nomade occidentale insediatosi in Mesopotamia - che fonda un impero tanto forte quanto fragile dopo la sua morte. Oltre a Ur, conquista un altrettanto importante città commerciale come Mari, a nord e sull'Eufrate.
Il nome di Hammurabi è rimasto soprattutto legato al Codice giuridico, inciso in lingua accadica s'una stele, che porta il suo nome. Come accennato, alla sua morte quello babilonese diviene subito un impero decadente, indebolito prima delle invasioni degli Ittiti - un popolo di origine anatolica migrato verso sudest - e quindi travolto dai Cassiti (o Cossei) - di origine indoiranica -.

     
- la stele di Hammurabi (a sinistra) e il suo contenuto (a destra). Rinvenuta nelle rovine di Susa - odierna Shush, in Iran occidentale - agli inizi del Novecento dall'archeologo francese Jacques de Morgan (1857-1924). 

- Periodo cassita

Quello dei Cassiti è un popolo caratterizzato da un valido sviluppo culturale, artistico e architettonico che porta, per esempio, a un rinnovamento stilistico delle ziqqurat, i templi mesopotamici più caratteristici e conosciuti. Verso il 1100 a.C. i Cossei subiscono l'irruenta e decisa invasione degli Assiri, un altro popolo semitico.


- questo è un kudurru, un documento in pietra dell'epoca cassita sul quale si registravano le azioni catastali. 

- Periodo assiro

Gli Assiri sono una popolazione di aggressivi guerrieri che si espande in Fenicia, il Siria e in Palestina, formando un vasto impero persistente per quasi seicento anni, che vede la sua massima estensione durante il regno di Assurbanipal (VII secolo a.C.). Anch'esso però crolla, sotto la pressione dei Medi: nel 612 a.C. Ninive, il centro più importante, viene assalita e rasa al suolo da un esercito congiunto formato per l'appunto da Medi e Babilonesi, e, in breve tempo la stessa sorte tocca a tutte le altre città assire.

Bassorilievo dal palazzo nord di Ninive (640 a.C. ca.), raffigurante Assurbanipal a caccia (British Museum, Londra)
- bassorilievo raffigurante Assurbanipal mentre va a caccia, risalente alla metà del VII secolo a.C.

- Secondo impero babilonese

Per quasi un secolo risorge dalle sue ceneri l'impero babilonese, il quale raggiunge l'apice massimo con Nabucodonosor II che trasforma Babilonia nella più bella città orientale.
Nel 538 però "la Bella" - un aggettivo attribuito per descrivere Babilonia - cade sotto l'attacco dei Persiani, guidati dal re Ciro, il quale a questo punto ha la strada spianata per impadronirsi di tutta la Mesopotamia.


- la porta di Ishtar di Babilonia (ora, come abbiamo visto nel post sulle "7 Meraviglie del mondo" - mentre trattavamo i giardini pensili - si trova al Pergamon Museum di Berlino.) 


Mappa della struttura antropologica (3000-538 a.C)

Le civiltà mesopotamiche, durante tutto il percorso e le loro tappe, sono sempre sorrette da una monarchia assoluta reggente e dedita sia al potere politico che a quello religioso.
Il territorio è suddiviso in provincie, con a capo dei governatori e amministrato da una serie di funzionari presenti nelle varie città-stato. 
La classe sociale, inoltre, è tutto sommato ad alito democratico; benché ovviamente a ottenere i maggiori vantaggi siano come è logico aspettarsi gli alti funzionari e i sacerdoti -  quest'ultimi rimpiazzati o comunque assecondati dalla classe dei guerrieri durante il periodo assiro -.

L'agricoltura è l'attività principale di profitto per i popoli mesopotamici, ma il settore dell'industria e dell'artigianato non sono da meno: infatti, si possono trovare ancora oggi pregiati reperti tessili, metallurgici e di ceramiche. Celebri sono per esempio i monili degli Assiri e i mattoni smaltati dei Babilonesi. 

Per concludere questo breve tuffo nelle culture millenarie della "terra tra i due fiumi", possiamo parlare del politeismo naturalistico di origine sumera e quindi credo influente forgiante del senso della religione dei popoli successivi.
Secondo i Sumeri in principio vi è il caos; quindi da questa sostanza informe si delineano due essenze distinte ma compatibili: Apsu, il mare sotterraneo, e la sua sposa Tiàmat, l'oceano, dunque il mare "visibile". Dall'unione fra questi nascono gli dèi (Anunnaki - in accadico Anunnakku - letteralmente la "progenie principesca"); al quale vertice si trova la triade - dapprima trinità - formata da An (in accadico Anum), En-Ki (in accadico Ea) e da En-Lil.  

L'origine degli dèi e delle loro parentele varia leggermente a seconda dell'impero, e, in alcuni così anche a seconda della città. I poema più famoso è senz'altro l'Epopea di Gilgamesh, protagonista di una serie di avventure. Nella sua forma più completa il componimento è stato ritrovato a Ninive, inciso su dodici tavole, nella biblioteca di Assurbanipal.

Saluto perciò voi col suo proemio; per sottolineare come quello di oggi sia stato solo l'inizio del viaggio vertente alle civiltà dal quale seme è nato l'albero della vita della nostra cultura:

<< Di colui che vide ogni cosa, voglio narrare al mondo;
di colui che apprese e che fu esperto in tutte le cose.
Di Gilgamesh che raggiunse la più profonda conoscenza,
che apprese e fu esperto in tutte le cose. >>

1 commento:

  1. Innanzitutto, con il proemio di Gilgamesh mi hai incuriosito molto, credo proprio che troverò un modo per leggerlo. Poi, volevo notare come la prima civiltà del mondo fu in grado di organizzarsi assai meglio delle civiltà occidentali che sorsero dopo la caduta di Roma. Soltanto Carlo Magno restituì un po' di ordine con il sistema feudale, poi degenerato a causa dell'ereditarietà dei feudi e dalla chiesa (eh sì, sempre loro). Una cosa interessante è notare l'importanza dei funzionari dello stato, una sorta di burocrazia che sarà fatta viva in occidente solo con l'avvento di Napoleone, alla fine del 1700 inizio 1800!

    RispondiElimina