giovedì 30 aprile 2015

Geografia, l'Asia: Ep.3 - Armenia


         Armenia - Localizzazione

- Lo Yeraguyn "il tricolore" armeno; il rosso rappresenta il sangue versato dagli armeni per la patria, il blu è il simbolo del cielo, il giallo la terra armena.

L'Armenia, un altopiano stepposo alle falde del Caucaso, da sempre terra d'incontro, di lotte e di confronto fra i popoli dell'Asia, dell'Europa e dell'antica Mesopotamia settentrionale; fu la prima nazione ad accogliere il cristianesimo.


Dati basilari

Nome ufficiale: Repubblica di Armenia
Nome ufficiale nella lingua originale (armeno): Hayastani Hanrapetut' yun
Superficie: 29 800 km²
Popolazione: 3 029 072 (2012)
Capitale; Erevan, 1 127 300 abitanti (2012)

Lingue: armeno (lingua ufficiale) e russo
Moneta: Dram

Geografia e confini

Armenia - Mappa

Confinante a nord con la Georgia, a est con l'Azerbaijan e il Nagorno Karabakh, a sud con l'Iran e l'exclave azera del Naxçıvan e a ovest con la Turchia. L'Armenia, è un altipiano montuoso, ricco di vulcani spenti - la vetta più elevata è il monte Aragats: alto 4095m - ma minacciato costantemente da una grande attività sismica.
Il fiume Aras attraversa il sudovest del territorio delimitando il confine turco e quello iraniano dell'estremo sud; riceve le acque dal Hrazdan, emissario del lago Sevan: il più grande del paese e occupante una buona parte della sua zona centro orientale. La parte settentrionale è invece percorsa dal fiume Debed che, nascente nel nordovest, amplia poi il suo corso in Georgia.
Attorno ai due fiumi principali, si concentra una valle nella quale sorgono le maggiori città, come la capitale Eravan, Gyumri (146 000 abitanti) e Venadzor (105 000 abitanti).

Aragats.jpg

- Le bianche vette del monte Aragats, un vulcano ormai inattivo da cinque millenni. Alle sue pendici - in questa foto non visibile - si trova un rinomato osservatorio astronomico: l'osservatorio di Byurakan.

Aras

- Vista sul fiume Aras.


Clima

Il clima è continentale, per cui con estati afose e inverni rigidi. Le precipitazioni sono scarse e la steppa domina lungo le pianure rialzate. Fanno eccezione le zone lacustri, in particolare quella del grande lago Sevan, dove il clima è mite, gradevole e temperato.



- Una piacevole vista sul lago Sevan. Le due costruzioni caratteristiche sono alcuni monasteri di Sevanavank (del lago Sevan), costruiti in epoche medioevali.


Storia

Tra l' 860 e il 585 a.C. nel Caucaso, in Asia Minore, in parte del nord della Mesopotamia e in Armenia sorse il regno di Urartu. Buone regioni di questi furono conquistate da Alessandro Magno, e alla sua morte, avvenuta nel 323 a.C., il vasto impero venne assegnato, assieme a tutte le altre terre occupate dai Macedoni, ai vari diadochi nella spartizione di Babilonia.

In seguito a queste suddivisioni, dal I secolo a.C. venne istituito un impero regionale che disponeva di interessanti sbocchi marittimi sulle coste del mar Nero, del Mediterraneo e del mar Caspio. Per questo motivo, fu invaso dai Romani che nel 66 a.C., a seguito della vittoria di Pompeo (109 a.C.-48 a.C.) su Mitridate VI (132 a.C.-63 a.C.), ne occuparono il territorio. Che per oltre tre secoli fu conteso fra Parti, Sassanidi e Bizantini.  

A seguito di queste influenze, le quali contemplavano nella loro cultura la religione mazdeista e quella greco-romana; nel 301 l'Armenia fu la prima nazione in assoluto a istituire il cristianesimo come religione di stato.

Fra il IX e e l'XI secolo, l'Armenia, ritrovando l'indipendenza, scoperse un rinascimento culturale ed economico, il quale culminò con la dinastia dei Bagratidi. Nel 1071 con la sconfitta di Bisanzio dell'Impero Romano d'Oriente, a favore dei Turchi Selgiuchidi, il regno d'Armenia perse protezione e così anch'esso fu conquistato. Siffatto, tutti i cristiani della regione furono costretti ad emigrare nel sud dell'Anatolia e lungo le coste del Mediterraneo orientale; lasciando l'opportunità di occupare i propri territori ai Curdi, provenienti dalla Siria e dall'odierno Iraq.

Questi avvenimenti portarono gli armeni a nutrire un profondo odio (corrisposto) verso il mondo arabo in generale. Tant'è che dal 1080 gli interessi politici si spostarono in Cicilia; in quello che fu il Regno Armeno di Cicilia, lungo il golfo turco di Alessandretta, al fine d'istituire rapporti di alleanza coi vicini stati cristiani impegnati nelle crociate anti islamiche in Palestina. L'impero durò fino al 1375, quando i soldati Mammalucchi dell'Egitto finanziati dai califfi abbasidi lo conquistarono.

Dal 1813 fino al 1828, i territori armeni passarono dall'Impero ottomano a quello russo in seguito alle guerre Russo-Turche.
Per la Russia, l'Armenia era un interessantissimo fazzoletto che le permetteva di avere uno sbocco sul mare, e la minoranza degli armeni ottomani, in seguito alle persecuzioni e i massacri verso gli stessi da parte dell'Impero apparentemente amico guidato da Abdul Hamid (1842-1918), detto per ciò "il Sanguinario", appoggiò l'ideologia russa.

Agli inizi del Novecento la situazione di odio precipitò: da una parte i turchi conservatori che incoraggiarono l'alleanza dei curdi, dall'altra, gli armeni in maggioranza cristiani, in minoranza di etnia ottomana ma ora mai filo-russi, considerati per ciò dagli anatolici traditori "impuri". Il progetto nazionalista turco si compì nel medesimo periodo nel quale vennero mosse politiche di repressione contro i greci e i cristiani assiri; e fu una sanguinaria pulizia etnica, passata alla storia come il genocidio armeno.

Dopo la sconfitta subita dall'Impero ottomano al termine della seconda grande guerra, con susseguente sgretolamento dello stesso, nel (1920) l'Armenia andò sotto la protezione della da poco sorta URSS. Due anni più tardi entrò quindi nell'ufficiosa Repubblica Transcaucasica, e solamente nel 1936 fu annessa in via ufficiale come parte dell'Unione Sovietica.
La fedeltà al Cremlino persistette per altri cinquantacinque anni; finché il 21 settembre del 1991, l'Armenia in piena dissoluzione del vastissimo apparato comunista, non dichiarò la sua libertà.      


Società

L'agricoltura - per la maggior parte di cereali, patate, ortaggi, e uva - e l'industria rappresentano oggi rispettivamente il 33% e il 32% del prodotto interno lordo. Sono però oltre modo importanti l'allevamento degli ovini e dei bovini e la pesca nei laghi. L'Armenia dispone quindi di centrali idroelettriche e di una centrale nucleare - nelle vicinanze di Metsamor, a nordovest di Erevan, la quale, se non rinnovata, nel 2016 cesserà di funzionare  - che produce più di un terzo dell'intero fabbisogno nazionale. Ha valide quantità di giacimenti minerari, quali rame, ferro, oro e argento. Nonostante tutto però, queste risorse non vengono correttamente valorizzate, e per questo motivo l'economia, in particolare il settore commerciale, dimostrano considerevoli lacune.

Contesa da Turchia, Persia e Russia, l'Armenia ottenne come abbiamo precedentemente detto l'indipendenza nel 1920; a seguito della Rivoluzione russa e della stipula tra le potenze alleate e l'Impero ottomano che passò alla storia come il Trattato di Sèvres. Tuttavia, poco dopo fu annessa all'Unione Sovietica, sotto la quale dominazione è rimasta fino alla caduta della stessa nel 1991. Gli anni Novanta dimostrarono una fragilità politica: la guerra con la vicina Azerbaijan del (1993) per i territori del Nagorno Karabakh, abitati dagli armeni, e l'assassinio nel (1999) del primo ministro Sarkisian e di altri membri politici all'interno del parlamento sono due esempi chiari ed emblematici.

Oggi invece è un paese più stabile e più aperto alla cultura europea.


Curiosità 



- Georges Ivanovič Gurdjieff (tra il 1866/1877-1949), mistico, maestro di danze e scrittore armeno, nacque ad Alexandropol, l'odierna Gyumri.


Un set di backgammon moderno

- l'Armenia è una della patrie del backgammon, gioco antichissimo che consiste nel fare ruotare sulla tavoletta delle pedine di opposti colori impedendo che l'avversario possa fare la stessa cosa. Gli armeni lo hanno ereditato dai Sassanidi. Altro gioco da tavolo simile e assai di moda nel Paese sono gli scacchi.




- Aram Chačaturjan (1903-1978), fu un pianista e compositore sovietico neoclassicista di origini armene. La sua più celebre composizione è senza dubbio "La danza delle spade", famosa in tutto il mondo. Ecco, per chi volesse, l'ascolto di un quintetto jazz che ne ha in parte arrangiato la struttura:






Ejmiadzin Cathedral2.jpg

- la cattedrale di Echmiadzin, verso l'ovest del Paese, è la sede della Chiesa apostolica armena, nella quale la massima carica clericale è il cathòlicos d'Armenia. Fu edificata - campanili a parte - sopra un tempio pagano tra il 301 e il 303 secondo il volere di re Tiridate III, quando questi curato dalla pazzia da San Gregorio - patriarca della Chiesa armena -, si convertì al cristianesimo.    
Al suo interno sono custoditi due reperti, secondo la tradizione e le credenze cristiane importanti reliquie quali: un frammento dello scafo dell'arca di Noè; arenatasi, secondo la Genesi sul vicino e un tempo circoscritto nei confini armeni monte dell'Ararat e la lancia di Longino; ovvero l'alabarda rinvenuta probabilmente durante la prima crociata, durante il Regno Armeno di Cicilia, che avrebbe trapassato il costato di Cristo quando questi, ormai morto si sarebbe trovato legato allo "stauròs", quindi, a seconda delle interpretazioni a un palo verticale o a alla croce.
Nelle chiese armene, il prete predica sempre rivolto verso l'altare, il celebrante legge le Sacre Scritture e i fedeli pregano assorti liberamente in piedi oppure inginocchiati.


 

- Karekin II (1951) è dal 1999 il massimo vescovo della Chiesa armena.  


Riepilogo cronologico dei fondamentali avvenimenti storici:   

- 860-585 a.C. periodo del regno di Urartu. 
- 323 a.C. morte di Alessandro Magno e spartizione di Babilonia.
- 66 a.C. vittoria dei Romani.
- 301 il cristianesimo diventa religione di stato con l'istituzione della Chiesa apostolica d'Armenia.
- 1071 con la sconfitta di Bisanzio gli armeni sono costretti a emigrare verso l'Anatolia lasciando spazio all'insediamento curdo. 
- 1080 sorge il Regno Armeno di Cicilia. 
- 1915-1916 genocidio armeno. 
- 1936 entrata ufficiale nelle nazioni dell'URSS.
- 1991 indipendenza. 

Grazie e alla prossima puntata, nella quale tratteremo: Azerbaijan.


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