Mercurio è il primo pianeta che troviamo per vicinanza al Sole, nonché il più piccolo del Sistema Solare. Per completare la sua orbita attorno alla stella impiega all'incirca 88 giorni.
Mercurio, come gran parte dei pianeti del Sistema Solare, prende il nome da una divinità Romana. In questo caso la divinità in questione è appunto Mercurio, dio della parola, della retorica e dell'eloquenza; chiamato anche Hermes dai Greci, Thot dagli Egizi ed EnKi dai Sumeri.
Il pianeta non ha atmosfera ma ha un accumulo di vari gas portati dal vento solare e catturati dal flebile campo magnetico. In prevalenza, troviamo potassio e sodio, ma anche altri gas come ossigeno sia "atomico" che "molecolare", argon, elio, anidride carbonica, azoto, acqua e idrogeno. Inoltre, possiede un nucleo davvero massiccio rispetto alle sue proporzioni, la quale parte interna è solida mentre quella più esterna è una miscela liquida in perenne raffreddamento, molto probabilmente caratterizzata da una presenza maggiore di nichel e ferro. Ciò è confermabile dal fatto che, Mercurio, nonostante si tratti di un pianeta di piccole dimensioni, possieda, come scritto, un seppur debole campo magnetico. Si può dunque dire che il nucleo costituisca più di 3/4 dell'intera struttura mercuriale, quindi circa l'82%.
La superficie è molto simile a quella della Luna, infatti, a causa dell'assenza di atmosfera, nulla ha potuto difendere il pianeta dagli impatti di corpi celesti medio-piccoli provenienti dallo spazio che nel corso di miliardi di anni hanno lasciato il segno formando numerosi crateri. I più interessanti sono il grande Bacino Caloris (profondo 9 km e dal diametro di circa 1500 km; risalente a circa 3,5 miliardi di anni) e il molto più piccolo Cratere Zola (dal diametro di circa 70 km). Questa deficienza comporta anche un notevole sbalzo termico fra la parte illuminata dal Sole (con temperature che superano i 350 °C) e quella che rimane in ombra (dove si arriva anche a toccare i -180 °C)
Essendo il pianeta più vicino al Sole, la sua osservazione dettagliata è abbastanza complicata.
Nei cieli della Terra è impossibile vederlo nelle ore notturne a occhio nudo. Lo si può scrutare solamente all'alba e al tramonto, nel primo caso a est, mentre nel secondo, a ovest.
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