martedì 10 febbraio 2015

Società: Basilica di Nostra Signora della Pace, la "San Pietro" ivoriana

La Basilique de Notre Dame de la Paix (Basilica di Nostra Signora della Pace) è una chiesa cattolica di Yamoussoukro, capitale della Costa d'Avorio. Ha le peculiarità di essere stata edificata sui medesimi modelli della Basilica romana di San Pietro, simbolo dello stato Vaticano. Nonché quella di essere la chiesa più lunga, più larga e più grande del mondo.

La sua costruzione è molto recente; infatti i primi lavori iniziarono nel 1986 e terminarono appena nel 1989. Nel 1990 è stata consacrata da Papa Giovanni Paolo II e i vari fedeli della città vi si raccolgono in preghiera.

La costruzione della Basilica fu voluta fortemente dall'allora Presidente ivoriano Félix Houphouët-Boigny (1905-1993). In quanto pochi anni prima, nel 1983, Yamoussoukro, divenne la Capitale. Allorché egli volette realizzare un'opera mastodontica e grandiosa per poter dare lustro, fama e prestigio alla città. Tale ideazione costò oltre 300 milioni di dollari, donati in seguito allo Stato Vaticano. Visti i notevoli problemi economici e sociali del Paese, provocò e provoca tutt'ora molte critiche dell'opinione pubblica e non, sia in patria che nel mondo. Basti pensare che all'esterno del complesso stesso vi sia una baraccopoli.

Sebbene come scritto si tratti di una chiesa che supera di gran lunga le misure canoniche, la sua capienza rapportata alla sua imponenza è assai modesta. Infatti, può accogliere un massimo di 11000 persone, solo 7000 nella navata centrale. Per comprendere meglio: la Basilica di San Pietro può contenere oltre 50000 persone.

L'intera struttura è gestita e mantenuta dalla cosiddetta Società dell'apostolo cattolico, un gruppo clericale apostolico conosciuto anche come i "pallottini"; nome che si rifà al loro fondatore, il sacerdote Vincenzo Pallotti (1795-1850).


Esterno della Basilica



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