La biologia è una branchia della scienza che studia tutti gli aspetti che comprendono la sfera della vita e degli organismi viventi. La parola è di origine greca, infatti, è composta della parole "Bìos"(βίος) che significa vita, e "Lògos" (λόγος) che in questo caso vuol dire studio. Quindi la biologia è lo "Studio della vita". Tale termine fu coniato all'inizio del XIX secolo da due studiosi naturalisti dell'epoca: il francese Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) e il tedesco Gotthfried Reinhold Treviranus (1776-1834).
La storia di tale scienza è assai antica; sappiamo infatti che veniva praticata dalle arcaiche popolazioni Indiane e della Mesopotamia. Ciononostante ufficialmente ai giorni nostri non vi sono fonti che riferiscano, forniscano o raccontino gli studi di particolari biologici. Cosicché per iniziare a fare qualche nome bisogna avanzare nei secoli, fino ad arrivare al cosiddetto primo pensiero Greco. E' difatti Talete ad essere considerato il primo "studioso" della vita. Quantomeno in Occidente. Egli visse fra il VII e il VI secolo a.C. ed il suo studio per la vita, come messo tra parentesi precedentemente, anche a causa dei mezzi limitati del contesto storico, più che scientifico era prettamente filosofico e di osservazione degli eventi. La figura di Talete sarà approfondita in quella che è la rubrica dedicata alla filosofia Occidentale, ma si può comunque anticipare, come già fatto scrivendolo, che egli fu il primo pensatore fra i cosiddetti "filosofi naturalisti" (fra i più celebri seguirono Anassimandro e Anassimene). I quali, sono considerati i "padri" della filosofia Greca.
Un paio di secoli dopo la morte di Talete, sempre in Grecia, troviamo la figura di Ippocrate. Egli è, sempre secondo le fonti ufficiali, il primo a cambiare l'approccio allo studio della vita, che, dapprima puramente filosofico diviene più tecnico e scientifico. Fra le sue opere di maggior rilievo si ricorda il "Corpus Hippocraticum", un pregiato trattato sullo studio della vita, e in particolare della medicina applicabile a essa.
Quindi seguiranno altri importanti studiosi, ognuno di essi aggiungerà un suo tassello. Fra molti, spiccano Aristotele e Teofrasto.
Nel corso dei secoli il miglioramento della tecnica permise studi sempre più approfonditi. Nel Medioevo vi furono molti biologi Arabi come il Persiano Rasìs (865-930), il quale, approfondì gli studi pratici della fisiologia e dell'anatomia del corpo umano.
Nell'epoca successiva, quindi nel Rinascimento, vi furono molte menti che studiarono la biologia. Anche a causa dell'ideologia di quel tempo, ovvero che vedeva la "glorificazione dell'uomo al centro di ogni cosa", si approfondì in modo massiccio lo studio dell'anatomia umana.
William Harvey (1578-1657), ad esempio, fu il primo a comprendere e a descrivere il sistema cardiocircolatorio. Prima di lui altri importanti analisti quali: Leonardo (1452-1519) e il medico-alchimista Philippus Paracelso (1493-1541). In contemporanea a Harvey, René Descartes "Cartesio" (1596-1650), e, successivamente Georg Ernst Stahl (1659-1734)
In quegli anni, venne inventato dall'ottico e studioso olandese Antoni van Leeuwenhoek (1632-1723) il microscopio, il quale oggetto, permise un grande balzo verso il futuro studio della cellula. Attraverso il microscopio, il compaesano Jan Swammerdam (1637-1680) riuscì a osservare per la prima volta gli spermatozoi. Dimostrando così come sia lo sperma maschile a fecondare l'ovulo femminile.
Il secolo seguente, dunque il '700, fu un periodo nel quali si intensificò lo studio per la tassonomia, in particolare di quella umana. Da queste analisi, il nobile Georges Louis Leclerc "il Conte di Buffon" (1707-1788) fu il primo a "disegnare" una genealogia o comunque una parentela fra l'essere umano e la scimmia. Questi studi influenzarono quasi tutti i biologi e ricercatori che seguirono. In particolare lo stesso Lamarck (come scritto il coniatore del termine stesso di "biologia") e Charles Darwin (1809-1882), celeberrimo per la sua "teoria dell'evoluzione" attuale ai giorni nostri.
Questo è quanto si può dire fino a ora come prologo. La materia è davvero corposa, per cui una sintesi netta, per quanto limitativa, è inevitabile.
In questa speciale rubrica tratteremo la biologia sia come studio della vita; quindi analizzando nel dettaglio particolari o meno specie di animali e piante. Sia, da come avrai intuito, studiando le deduzioni e le scoperte dei vari biologi che nel corso della storia hanno contribuito a rivelare quanto di poco, ma comunque prezioso, ora sappiamo sulla vita e sull'esistenza.
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