mercoledì 25 febbraio 2015

Biologia, Ep.2 - Il pesce siluro


Il siluro è un pesce d'acqua dolce originario dei bacini orientali del Danubio. Col tempo, l'uomo ha introdotto questa specie un po' in tutti i fiumi d'Europa: originariamente nelle zone occidentali del Danubio, quindi in Austria e Germania, pertanto in quasi i territori dell'est Europa fino al primo Oriente, dunque oltre alla Turchia, all'Iran e alla Russia occidentale anche in Cina occidentale, Afghanistan, Kazakistan, Turkmenistan e Uzbekistan, nell'ormai quasi ex Lago d'Aral. Nell'Europa occidentale, quindi anche in Italia, e in alcune parti di quella nordica come la Svezia e la Danimarca, venne diffuso solo a partire dagli anni '50 del secolo scorso.
  
Il pesce siluro è un predatore che vive in grandi fiumi e in zone palustri torbide e profonde. Nel periodo giovanile si nutre di invertebrati quali vermi e larve di ogni specie presenti sui fondali, una volta raggiunta la maturità adulta procaccia pesci di medie e piccole dimensioni come qualsiasi specie Ciprinidi e le anguille, verso le quali è maggiormente ghiotto. La sua caccia si svolge quasi sempre di notte poiché nel periodo diurno dorme.

Sebbene sia pressoché cieco, riesce a compensare in parte la deficienza con la velocità e l'agilità che lo contraddistinguono, nonostante si tratti di un pesce massiccio. Inoltre, sulla parte anteriore del cranio, in prossimità della bocca, possiede tra paia di lunghi organi tattili simili a baffi (sono i famosi baffi del pesce gatto) chiamati barbigli che gli consentono di individuare la preda anche nella più completa oscurità.

Come dunque scritto, ha fattezze molto simili a quelle del pesce gatto. Ciò che lo differenzia di primo impatto sono le dimensioni. Infatti il pesce siluro è generalmente lungo sul 1,5 m, sono rari quelli che arrivano ai 2 metri e ancora più raro, si direbbe unico, è stato lo straordinario esemplare catturato e dunque rilasciato quasi una settimana fa (giovedì 19 febbraio 2015) nelle acque del Po, lungo ben 2,67 m.
Possiede una corta pinna caudale (quella che serve al pesce per spostarsi) e invece una lunga pinna anale (che serve per mantenere l'equilibrio). Il corpo è viscido, mucoso e totalmente sprovvisto di squame. I colori della pelle sono in genere chiari sui fianchi e sul dorso e più scuri (giallognolo, arancione, marrone o grigio) nella parte superiore.

Sono tra i pesci d'acqua dolce più longevi, infatti, possono arrivare ai 60 anni. In conclusione va scritto come nella riproduzione la femmina chiaramente depone le uova ma è il maschio a custodirle e anche una volta schiuse a occuparsi dei piccoli avannotti, fintantoché questi non sono pronti per vivere da soli imparando a cacciare.


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