venerdì 27 febbraio 2015

Misteri: il Triangolo delle Bermude

Il Triangolo delle Bermude è una zona dell'Oceano Pacifico nella quale si sono riscontrate numerose e misteriose sparizioni di navi e aerei fra gli anni '40 dell'800 e del '900.
La zona ha grossomodo come vertice nord l'arcipelago delle Bermuda, come estremo sud la zona occidentale dell'isola di Porto Rico e il punto più a sud della Florida come vertice ovest.

Si racconta di navi di diversa grandezza affondate o comunque disperse già a partire dal 1843. L'episodio che però fece più scalpore fu la sparizione di una squadriglia di cinque bombardieri TBF Avenger partita il 5 dicembre del 1945 dal sud della Florida per un volo di addestramento. Dopo due ore di volo ne furono perse le trecce a circa 360 km a nord est della base di partenza, in direzione dunque delle Isole Bermuda.
Va notato, che, come si evince da quanto scritto, l'operazione fosse un volo di prova fatto quindi da piloti ancora inesperti. Ciò potrebbe spiegare la strana scomparsa di questi aerei.
Su questo episodio, negli anni seguenti, sono stati fatti diversi studi. Si sono avvalorate alcune ipotesi basate sugli ultimi segnali e conversazioni fra la torre di controllo della base e gli aviatori, nelle quali, questi, evidenziarono un'anomala e totale disfunzione delle bussole e degli strumenti di bordo.
Seguirono la scomparsa di due piccoli aerei di linea, uno a circa 600 km a nord est di Bermuda, l'altro, al largo delle coste della Florida. Il primo svanì nel gennaio del '48, il secondo invece a dicembre. Un mese più tardi, dunque nel gennaio del 1949, si persero le traccie di un altro aliante, partito dal Londra e diretto in Cile, a 600 km a sud est di Bermuda.

Le ipotesi vanno dalla possibilità di forze magnetiche sprigionate direttamente dal fondale che metterebbero in disuso tutti gli strumenti elettrici e magnetici causando la perdita di orientamento dei velivoli, e quindi, l'affondamento in mare di questi per fine del carburante. Fino a nubi ionizzate che permetterebbero distorsioni spazio-temporali. A tale proposito c'è la testimonianza di un pilota statunitense; Bruce Gernon, che nel 1970 si trovava a volare dalle Bahamas verso la Florida assieme a due altri passeggeri. A un certo punto, secondo quanto ammesso, davanti a loro si materializzò una grossa nude che man mano che l'aereo si avvicinava prendeva una forma di linee a spirale. Il velivolo entrò nella nube e i tre furono abbagliati da una serie di lampi perdendo il controllo dell'aereo.
Il fenomeno durò pochi minuti; quindi Gernon riprese il controllo del mezzo. Appena fatto, osservò il radar e vide che si trovavano sopra Miami sebbene fossero in viaggio da appena mezz'ora e con il tipo di aereo pilotato (capace di raggiungere i massimi 300 km/h), il viaggio sarebbe dovuto durare almeno un'ora per percorrere una distanza di circa 300 km.

Tornando alla tesi sulla fine del carburante, alcuni hanno ipotizzato che i cinque bombardieri abbiamo perso l'orientamento, finendo probabilmente per schiantarsi nelle paludi delle zone interne dell'est degli Stati Uniti.

Ancora un'altra nonché ultima teoria avvallata è quella secondo la quale alla base delle sparizioni ci sarebbero gli UFO e gli USO (gli oggetti marini non identificati). Ad avvalorare questa supposizione ci sono alcune testimonianze dei piloti e i diari bordo della prima traversata oceanica di Cristoforo Colombo, nei quali il navigatore genovese racconta di "strani eventi atmosferici" e "sfere di fuoco sprofondare nell'oceano" proprio nella zona del Triangolo. Fenomeni che tuttavia potrebbero essere ricondotti a rari eventi atmosferici come possono essere ad esempio i fulmini globulari.

Il succo di tutto è che non si sa veramente cosa sia accaduto nel Triangolo delle Bermude. Ciò che è certo è che ormai da molti anni non si verificano più fenomeni di sparizioni, per cui, per il momento, il Triangolo si accinge a diventare un mito. Ma come si sa, tutti i miti hanno un mero fondo di verità...


  

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