venerdì 6 marzo 2015

Astronomia, Ep.4 - Venere

Venere è il secondo pianeta che incontriamo come vicinanza al Sole, il terzo più piccolo del Sistema. Per compiere la sua rivoluzione attorno alla stella madre impiega circa 225 giorni. In un anno sul nostro Pianeta, dunque, Venere compie più o meno un giro e 3/4.

Deve il suo nome all'omonima divinità Romana Venere, dai Greci chiamata Afrodite, i quali, cambiarono il nome alla dea semitico-accadica Astàrte, che a sua volta è la medesima figura di Ishtar, dea Babilonese dell'amore e della fertilità, Inanna per i Sumeri.
Sempre mitologicamente, ma anche astrologicamente, è identificato come "Lucifero" in quanto è sia il primo che l'ultimo fra gli astri a brillare nel cielo. A questo proposito, gli antichi lo chiamavano la "Stella del mattino" oppure la "Stella della sera". Secondo alcuni erano due diversi corpi, altri invece associarono subito al pianeta entrambi i fenomeni.

Questa luminosità appariscente oltre che dall'ovvia vicinanza rispetto alla stelle, è causata dalla densissima atmosfera, che, composta prevalentemente da anidride carbonica è avvolta da grandi nubi di anidridi solforose che riflettono la luce del Sole.
Come nel caso di Mercurio, il campo magnetico è davvero debole per cui ciò non ha consentito a Venere di inglobare nel suo campo gravitazionale alcuna luna. Solo l'asteroide 2002 VE68, chiamato così poiché scoperto nel novembre 2002, ruota attorno alla sua orbita, ma per "poco". Infatti entro la fine del millennio sarà espulso nello spazio.
Il pianeta che oggi trattiamo, possiede una consistenza fisica e dimensioni davvero molto simili a quelle della Terra, ma è un po' più piccolo. Il clima, da come avrete intuito, invece, è caratterizzato da un forte effetto serra causato dal diossido di carbonio e dall'azoto (in parte nettamente minore) presenti nell'atmosfera, che nel corso dei millenni hanno, tra l'altro, fatto evaporare l'idrogeno che costituiva antichi oceani, oltre l'atmosfera stessa, nello spazio. E chissà se parte dell'acqua di questi oceani non sia ora sulla Terra, trasportata da là a qua dai venti solari...

Se come abbiamo scritto, il pianeta può facilmente essere visto nei nostri cieli, non possiamo dire altrettanto per quello che riguarda la sua sua struttura interna. Le attuali tecnologie di cui disponiamo, difatti, non sono ancora in grado di farcelo sapere con esattezza; si può oltre modo intuire, che, essendo davvero molto simile alla Terra, sia caratterizzato da un nucleo caldo di medie dimensioni e dunque da un mantello più "freddo" che separerebbe questi da quella che è la superficie venusiana. Costituita prevalentemente da basalto, una roccia vulcanica. Da qui nasce la teoria che ho appena spiegato, giacché risulterebbe simile al pianeta nel quale abitiamo.


Nuvole nell'atmosfera di Venere, rivelate dall'osservazione ai raggi ultravioletti (missione Pioneer Venus, 1979)

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