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domenica 29 marzo 2015
Storia dell'Esoterismo, Ep.1 - Il Baphomet
Nel sistema esoterico, Baphomet, come Signora della Terra, è collegata alla sesta sfera occidentale (Giove); sesta ruota orientale del chakra, nonché alla stella Deneb, nella Costellazione del Cigno. Questa figura è così in un certo senso un magico "Cancello Terrestre", il quale riflesso (o natura "causale", se messa in contrapposizione alla natura non causale o logica dell'emisfero sinistro) è la terza sfera, o terza via (Venere); portante al risveglio della coscienza, della consapevolezza e/o della sapienza. Rappresentata in cielo dalla stella Antares, nella Costellazione dello Scorpione.
Baphomet era quindi come scritto in principio la Signora della Terra, collegata a livello anatomico con quella che è la parte destra del globo emisferico del cervello umano.
Secondo la tradizione esoterica, l'aspetto tra Bafometto e Antares è stato associato a partire dalla prima età arcaica greca, quindi più di 2500 anni fa; entrando nel dettaglio attorno al IX secolo a.C. nei riti dedicati ad Albione, figlio dei Poseidon - primitivo tzeòs dell'agricoltura, divenuto poi dio del mare una volta che le attenzioni greche andarono a spostarsi sul commercio nel Mediterraneo - celebrati verso la fine del mese di maggio in particolari luoghi sacri allineati con la stella.
In parallelo, l'aspetto sinistro della Signora era celebrato in autunno, ed era collegato al sorgere della stella Arturo, nella costellazione tolemaica del Boote. Arturo stessa, che era collegata all'aspetto maschile dell'emisfero sinistro (Mercurio - seconda sfera), venne successivamente identificata con la figura archetipica di Lucifero, in un secondo momento associato allo stesso archetipo del nome di Satana; in contrapposizione all'aspetto femminile e animico dell'emisfero destro. Quindi la celebrazione di agosto era una ierogamia, ovvero un matrimonio simbolico, una congiunzione fra due divinità rappresentanti le due parti sessuali dell'emisfero sinistro: che vedeva l'unione fra Baphomet e il suo sposo (o il "sacerdote" fin da quel tempo intraprendeva il ruolo dell'aspetto maschile dell'emisfero sinistro). Sempre secondo la tradizione e l'usanza, il sacerdote era sacrificato dopo l'unione sessuale, dove il ruolo della Signora della Terra era assunto dalla Sacerdotessa/Signora del culto. Quindi, la celebrazione di maggio era la rinascita di nuove energie, un'effettiva rigenerazione spirituale e quindi fisica. Abitudinariamente questo rito iniziatico prendeva luogo una volta ogni diciassette anni. Ed è oltre modo interessante aggiungere come alcuni luoghi sacri dedicati ad Albione furono allineati al sorgere di Arcturus, già quasi tremila anni fa.
Nel Medioevo, Baphomet è stata considerata prettamente dalla cultura popolare, influenzata dal dotto clero, come la sposa di Satana - ed è da questo periodo, che entrambi sono entrati in uso come nomi per l'aspetto femminile e maschile del lato oscuro, ovvero quello quello della via esoterica e della sapienza. Tant'è che il nome stesso di Baphomet, se applicato sul cifrario di Atbash, che abbiamo visto (Eccolo: http://anostraimmagine.blogspot.it/2015/03/numerologia-il-cifrario-atbash.html) risulta essere "Sophia" (Σοφία), in greco, Sapienza.
Quindi nell'usanza descrizione, Baphomet, era una bella donna matura, spesso nuda, che tiene alta la testa mozzata del sacerdote sacrificato, rappresentato sovente da un uomo barbuto avanti negli anni. In una certa misura i Templari, ordine che non abbiamo ancora trattato ma che abbiamo assaggiato celebrando il 18 marzo la ricorrenza della morte del suo ultimo Maestro, Jacques de Molay (Eccolo: http://anostraimmagine.blogspot.it/2015/03/18-marzo-muore-jacques-de-molay.html) hanno fatto rivivere parte di questo culto, senza alcuna reale comprensione esoterica, ma per loro semplici scopi personali e successivamente istituzionali.
Con lo scioglimento sanguinario dell'Ordine e con le successive dicerie formatesi che portarono a giustificare le uccisioni col fatto che essi sostituirono alla figura maschile di Gesù, quella femminile di un Baphomet, rappresentante l'aspetto femminile, quindi sì diverso ma complementare, della figura del cofondatore del cristianesimo.
L'associazione di Baphomet all'aspetto "satanico" inizia a maturare in quel periodo, e, fu con l'interpretazione di Eliphas Levi (1810-1875), esoterista dell''800, che raggiunse il suo culmine, per mezzo dei simboli che lo stesso utilizzò per rappresentarla.
In questo caso abbiamo una figura ermafrodita con le ali e la testa caprone. Qui si racchiudono gli archetipi degli opposti, in quanto a livello esoterico il capro è associato a Saturno, quindi a Crono (Krònos "Κρόνος") titano del tempo e figlio della Terra (Gaia "Γαῖα", o Gèa "Γῆ") e del Cielo, Urano (in greco Ouranòs "Οὐρανός"). Da Crono nacquero poi i sette "tzeòi", tra i quali Zèus, capo dell'assemblea costituita dagli undici altri dei più lui che dimoravano sul monte Olimpo, e chiamati per questo Olimpi.
Urano è per la mitologia greca il figlio della Terra e del Cielo, quindi; a livello esoterico il cielo e la terra hanno rappresentato gli opposti nella loro totalità: il maschio e la femmina, il giorno e la notte. Questo, attraverso la personificazione antropomorfa del capro è immortalato nel celebre disegno di Levi, nel quale egli rappresentò il suo Bafometto con Crono, il capro, arbitro delle realtà contrapposte, compagno della distruzione e della morte "Solve", sciogli o dissolvi, e della costruzione e della nascita: "Coagula", unisci o unifica. Col pentacolo, la stella a cinque punte rappresentante i 5 elementi (acqua= anima, terra= corpo, fuoco= spirito=, vento=mente e luce= ovvero l'etere, la pietra filosofale, il nirvana, la quintessenza), e quindi i 5 sensi, rivolta verso l'alto. Con le due corna parallele alla fiaccola ardente, rappresentanti il sole e la sua lucentezza, infatti, in ebraico il termine per indicare corna è "Kerèn", il quale, significa anche raggi, intesi come raggi di luce.
- Il Baphomet di Eliphas Lévi.
- Una "moderna" rappresentazione della Signora della Terra.
- Rilievo scultoreo di un Bafometto nella Cattedrale Saint Méry di Parigi
Si ringrazia T.Toscani per i dati e le informazioni fornite.
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