martedì 10 marzo 2015

Storia dei popoli: Ubar e la via dell'incenso


A partire dal 3000 a.C., nell'attuale Yemen sorgeva l'antica città di Ubar. Da questa città e dai limitrofi territori dell'estremo sud della Penisola Arabica si articolavano fitte reti mercantili basate principalmente sulla vendita del pregiato incenso ma anche di altri aromi, spezie e materiali costosi come potevano essere il balsamo, la mirra, il pepe, la noce moscata, i chiodi di garofano, l'oro, l'argento e le pietre preziose. Che col passare del tempo vennero sempre maggiormente richiesti.

All'apice dei mercati, infatti, le carovane arrivavano in Palestina, sboccando nel Mediterraneo; si articolarono fino alle zone costiere dell'India, e giungendo a fare scambi con i popoli della parte orientale del continente africano, spingendosi fino alla cardinale e antica città di Rhapta, che oggi si troverebbe nella zona di confine fra la Tanzania e il Mozambico.

Questi continui scambi di materiali, che persistettero approssimativamente fino al I secolo d.C, portarono inevitabilmente a mescolanze culturali, d'idee e di miti. E' anche per questo che possiamo trovare in altre culture usanze o credenze simili fra loro. Fra tutte, quelle che ci riguardano da vicino, possono essere le similitudini fra i testi religiosi Sumeri e quelli biblico-ebraici, verso i quali ci stiamo attualmente occupando. Ma non solo...

Poiché la fine della città di Ubar è avvolta dal mistero. Molto probabilmente a causa dei cambiamenti geo-politici che mutarono l'Europa; quindi con l'instaurazione del cristianesimo nell'Impero Romano e la successiva caduta dello stesso, le richieste terminarono e così i suoi abitanti furono costretti ad abbandonare la ricca terra.
Un'altra causa, magari un po' più ipotetica, ma magari no, vuole che la città venne distrutta dal Dio islamico, quindi "Allah", in quanto il suo re era infedele. Questo è quanto è scritto nel Corano; racconto molto simile a quello delle cinque città distrutte dal Dio degli ebrei e dei cristiani, fra le quali spiccano le celebri Sodoma e Gomorra.


  

Nessun commento:

Posta un commento